Le piccole cose che vorrei #2.

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Le piccole cose che vorrei #2.
Eccoci con il secondo numero (sarà esatto dire numero? diciamo di si dai) della mia piccola rubrica senza pretese delle *PiccoleCoseCheVorrei*, e lo sottolineo che è senza pretese. Nessun mistero rivelato o segreto di Fatima aggiunto, giusto qualche punto da sottolineare che nel quotidiano mi crea turbamento o fastidio (in base al momento) e propongo la mia personale soluzione a questi piccoli inconvenienti. 

<center>https://pixabay.com/get/ea34b00c20fc023ed1584d05fb0938c9bd22ffd41cb3154090f7c470af/enjoy-the-little-things-3113883_1280.jpg</center>
<center>[*Immagine CC0 creative commons*](https://pixabay.com/it/godere-delle-piccole-cose-carovana-3113883/)</center>

***I LEGGINS.*** 

I leggins  sono esplosi anni fa sostituendo a tratti jeans e pantaloni in quanto pratici e comodi. Io per prima sono letteralmente impazzita quando sono usciti. 
Adesso li indosso molto meno ma riconosco la comodità e la praticità ma c’è un PERO' grande come un carro armato. 
Non sono dei pantaloni, devo sfatare il mito. Non potete indossarli tranquillamente con la maglietta che vi arriva all’ombelico, anche se avete un bel fisico non sta bene, diventate volgari o ridicole. 
Vorrei un piccolo manuale d’istruzione annesso al leggins quando lo acquisti con una bella lista di cose da fare e di cose da non fare perché non è chiaro. E’ evidente che non lo è. 
Aiuteremmo tante ragazze o signore a stare meglio, con delle maxi maglie che renderanno sicuramente l'outfit molto più gradevole o delle maglie che arrivino appena sopra la coscia, andrebbe già benissimo. 

***LE LINGUETTE.*** 

Un altro male che mi affligge sono le linguette. I cibi tante volte sono confezionati e hanno una linguetta guida che in teoria dovresti tirare e aprire con grazia il pacchetto. 
E invece no accadono due cose: o tiri e la linguetta ti rimane tristemente in mano (mi aspetto sempre **Bart Simpson** che esca da qualche parte con il suo immancabile: *"Eh-eh"*). Oppure tiri e distruggi tutto, apri tutto il pacco con la conseguenza che il contenuto esca e faccia un macello, ha le conseguenze della **bomba di Nagasaki.** 
Forse lo fate di proposito per divertirvi siete dispettosi non lo so, però che ne dite di linguette che facciano il loro dovere? Che le tiri e non succede la catastrofe? 
Sarebbe cosa molto ma molto gradita, si. 

***CHI è? IO!*** 

Il citofono ha un ruolo ben preciso, serve a far sapere chi è a chi è dentro casa. Semplice. Sembrerebbe una cosa ovvia, eppure non lo è da quello che vedo. 
Suona il citofono, vado e dico: *"Chi è?"* E dall'altra parte: *"Io!!!"* 
Ma dai??? No ma dico ma mi vuoi dire anche il nome, perché devo capire il tuo timbro vocale e vedere se combacia con quello di qualcuno che ho già memorizzato anni fa? E dì sto benedetto nome e falla finita. 
Anche a lavoro mi è successo, voglio dire è una piccola azienda come fai a dirmi: *"Io???"* 
Eppure lo fanno e alla mia risposta: *"mi può dire il nome, per favore?"* 
Rispondono cosi: *"Ma dai su, cosa cambia sapere il nome, su apri."* 
Pure. Ora sembra che la matta sono io ma sapere il nome mi cambia e pure di tanto, cioè secondo me si è sottovalutato e si è perso negli anni il senso del citofono. 
Con i clienti e fornitori abituali invece sono in un altro step: li devo riconoscere dal suono del clacson, si perché ste povere stelle cadute dal cielo non vogliono manco suonarlo. 
Attendo con ansia il prossimo che pretenderà l'apertura al suo: *"Apriti Sesamo".*  
Oramai non mi stupisco più di nulla. 
Concludo dicendo che qui basta poco per cambiare le cose, basta dire il vostro benedettissimo nome, grazie! 

***LA SINCRONIZZAZIONE.*** 

Una sola domanda: *"Perché???"* 
Ricordo ancora lo shock della sincronizzazione. Parliamo di più di 10 anni fa, andavo alle superiori e l'mp3 era all'apice del successo in più viaggiavo quasi due ore al giorno, era di vitale importanza. Avevo un mp3 senza pretese ma che era pratico e assolveva il suo compito con dignità. Arrivò il giorno in cui si ruppe e dovevo assolutamente averne un altro.  
La mia amica mi disse: *"Ma dai è la scusa buona per farti l'ipod!".* 
Mi informai e me lo feci regalare al compleanno, effettivamente era sottile, comodo e sembrava semplice da usare fino a quando non è arrivato il momento di "passare" le canzoni. 
Un grande punto interrogativo, grande come la Tour Eiffel. Con l'altro trascinavo e nel giro di qualche secondo il gioco era fatto, di una semplicità estrema. 
Qui ero *nel mezzo del cammin di nostra vita.* Mi informai su Google che citava spesso e volentieri la sincronizzazione. Sapeva di termine troppo professionale: devo mettere due canzoncine ine ine mica scindere un atomo. 
Mi registro ad I-tunes e dopo ORE riesco a far partire la sacrosanta sincronizzazione, neanche sicura che poi effettivamente le canzoni fossero state passate, andavo sempre un po' a fortuna. 
Sono una melafonista pentita, che si vede? Quando sarà cambierò anche il telefono maledetto e non mi fregherà più. 
Addio sincronizzazione, batteria che dura come un battito di ciglia e tutti i problemi che ho avuto. 
Ciao Apple, non mi avrai più. 

***AL MARE.*** 

Anche qui come nel primo post della mia rubrica sono ad elemosinare un po' di spazio vitale. 
Tu pensi di andare al mare e rilassarti e invece no, devi combattere pure al mare. Prendi un ombrellone con due lettini e ti ritrovi con lo spazio vitale di una cella di **Alcatraz.** 
E i problemi sono due: se vuoi stare al sole per non invadere i vicini sei costretto a metterti chilometri lontano se vuoi stare all'ombra niente sei fregato perché ce lo spazio per una persona, tocca alternarsi. 
Allora vai sul bagnasciuga che lì c'è quella bella arietta piacevole. Porti anche un libro magari perché ti ricordi che sei lì per rilassarti. Ti siedi e ti arrivano nell'ordine: 7 pallonate, una secchiata d'acqua (fredda) del bimbo che gioca con il padre a fare i castelli di sabbia e della sabbia bagnata, qui la colpa la dai sempre al bambino ma hai dei seri dubbi. 
Poi arriva l'animatrice che ti tamburella alla spalla e ti dice: *"sai tra poco faremo **zumba** ti potresti spostare? Anzi no falla anche tu!"* (Cosa realmente accaduta per altro) e dopo cinque minuti c'è la musica di merda a tutto volume e una nube di ragazzine e signore urlanti. 
Ti dici: va beh ritorno sotto l'ombrellone, mi piazzo all'ombra. Anche lì sarai disturbato dal tuo vicino che urlerà come le scimmie urlatrici fregandosene. 
E allora boh, dove ho sbagliato? Perché? E la pace? 
Non so nemmeno se la soluzione sia qualche centimetro di spazio perché il problema è ben più vasto. 

Per oggi ho terminato, di cose da dire ce ne sono sempre tante e devo dire che nel quotidiano noto sempre più cose che non vanno e che alimentano la mia rubrica. E dire che basterebbe così poco per migliorare le piccole cose. ***Veramente poco.*** 

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<center>![GIFFINALE.gif](https://steemitimages.com/DQmU2twcRnKVXUASaTJV4u2mSLo3ReYKcbHw86yNgEDw5KQ/GIFFINALE.gif)</center>
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