Criptogenesi - 17° puntata

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Criptogenesi - 17° puntata
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[Immagine CC0 creative commons](https://pixabay.com/it/photos/tecnologia-digitale-popart-3444319/)

"Ti pare che ti possa negare un viaggio nel mio culetto?!?!", confermò maliziosamente Greta...., "sono anni che sogni questo momento, dai su, infilzami tutta, fammelo sentire fino in fondo, fai sbattere nuovamente i tuoi coglioni contro il mio pube, sfondami, cosa stai aspettando..."

La risposta del ragazzo non si fece certo attendere, la punta del cilindro di carne premeva contro il pertugio aspettando il minimo segno di cedimento, che non tardò certo ad arrivare, una volta inseritala i baci ripartirono, piccole spinte in successione fecero addentrare il membro lentamente dentro il lussurioso stretto passaggio, quando una buona metà ormai era inequivocabilmente penetrata, Fabrizio forzò la spinta, ottenendo con un sincronismo perfetto con Greta il completamento dell'opera, salutato da un gemito di piacere misto ad una punta di dolore di Greta.

Era lì, in quel prezioso ed ambito orifizio, lo aveva sognato e negato per diversi anni, aveva ragione Greta, sotto sotto il cuore di Fabrizio era da tempo che batteva per lei, nonostante lo avesse sempre negato e ripudiato, il momento era suo, il momento ero loro, insieme ansimarono e continuarono il loro movimento d'amore, finché la mano del ragazzo iniziò a masturbare freneticamente il clitoride della ragazza, che sotto la doppia stimolazione anale/clitoridea raggiunse in brevissimo tempo un orgasmo di devastante portata, meravigliosamente affiancata dal suo amante, che non poteva fare altro, una volta avvertita l'aumentata eccitazione, di riversare tutto il suo piacere nello sfintere anale della sua partner fino all'ultima gocciolina possibile per quell'orgasmo, terminato il quale si appoggiò dolcemente su di lei, baciandola nuovamente e ripetutamente, mantenendo l'intimo contatto, la simbiosi tra i due corpi e l'abitacolo della vettura era quasi perfetta, sarebbero potuti rimanere a lungo in quella posizione, ma dopo alcuni minuti le dimensioni maschili ritornarono alla normalità, la fatica della giornata si stava facendo sentire e a malincuore Fabrizio uscì da quella favolosa insenatura...

"E adesso??", chiese il ragazzo...

"E adesso cosa??", ribatté la ragazza...

"Sparirai nuovamente dalla mia vita, rimanendone ai margini??"

La ragazza lo guardò intensamente, non lo aveva mai osservato così da vicino per così tanto tempo, se lo stava gustando e mangiando con gli occhi, lo volle tenere ancora per un po' con il fiato sospeso, avvertiva che era bello che cotto di lei, non le dispiaceva affatto, anzi, le si scaldava il cuore al pensiero, era una sensazione strana, che ancora non aveva mai provato per nessun ragazzo, doveva abituarsi anche lei, doveva abituarsi a quella strana cosa che si potrebbe anche chiamare con un nome ben preciso, forse incominciava per la prima lettera dell'alfabeto, ma nella relativa incertezza....

"Mah, pensavo questa sera di uscire e fare un'orgia con almeno 3 maschietti, adesso ho appena preso un piccolo antipasto..", disse con la faccia più sfrontata che potesse avere...

Ora fu Fabrizio che la stava scrutando, cercando di capire quanta verità ci fosse in quelle sue parole, Greta non tradiva alcuna emozione, era impassibile di fronte a lui, espressione indefinita e indefinibile, una sfinge in carne ed ossa, ma vederlo incerto, vederlo indeciso, con quel viso che cercava conferma ed affetto spinse a farle fare immediatamente quell'ultimo passo, molto importante...

"Ehi cretino, se non ti dispiaceva, vorrei andare a casa un attimo a sistemarmi, per uscire a cena con una persona speciale, una persona che mi ha reso felice questo pomeriggio, e che penso potrebbe rendermi felice anche in futuro, sempre che questa persona lo voglia, la persona in questione in questo momento è davanti a me, così non ti fai più viaggi mentali..."

La guardava, la desiderava più di ogni cosa al mondo, quelle sensazioni, quei rifiuti, quegli allontanamenti non voluti dalla sua persona ora non avevano più ragione di esistere, ora c'era solamente lei, incredibilmente lei lo voleva, ci sarebbe stato un imprevisto noi....

Continua...
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