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<a href="https://pixabay.com/it/photos/documenti-file-irato-fascicolo-3816835/">Immagine CC0 creative commons</a>

Mi scuso ma purtroppo non sono a casa, davanti al mio pc, per cui con lo smartphone devo cercare di fare del mio meglio, ma faccio fatica a fare diverse cose, ricordo che devo parlare di quella "solerte vigilessa"...

Come @pousinha, hai ragione sulle direttive che vengono impartite dai superiori, ma questa ci metteva di suo, molto di suo, per risultare indigesta, o, meglio ancora, per stare sui coglioni alla gente...

Era "un cesso di merda inchiavabile", spieghiamo meglio questa affermazione...

Sul fatto che uno sia bello o brutto c'è poco da fare, lì la responsabile è la natura, ma sul fatto di come ti atteggi, di come ti conci, di come ti poni, lì il responsabile sei unicamente tu, e questa qui, di colpe o di responsabilità, ne aveva un casino...

Bionda, quasi platino, altezza normale, capello tagliato corto, alla maschietto, un culo che sembrava aver preso una sbadilata ed era rientrato dentro, una faccia già brutta di suo, che con il carattere, le espressioni che prendeva, il suo modo di fare di merda diventava inguardabile, un qualcosa di indescrivibile, ripeto, alla natura ci si fa poco, era brutta e brutta rimaneva, ma un filo di trucco, un sorriso ogni tanto, qualcosa poteva fare, invece di comportarsi come un robot asettico e asessuato, sì, asessuato, perché di femminile non aveva proprio un cazzo di niente...

Completava il quadro generale il fatto che sembrava che le avessero messo un palo su per il culo, fino alla gola, perché stava tinca e dritta come un filo a piombo, il tutto condito, appunto, dall'assenza assoluta di tette e culo, insomma era letteralmente un "cesso di merda inchiavabile", e come grandissima, enorme aggravante c'era il carattere, in quanto era intransigente, arrogante, presuntuosa e saccente, e chi più ne ha ne metta...

Come entrò nel negozio calò immediatamente il gelo, all'istante, la prima cosa che disse, giusto per presentarsi, fu una frase secca...

"Controllo delle misure per voltura licenza."

"Certo", risposi io.

Aveva qualche incartamento, ma chiese un'ulteriore documentazione, che fortunatamente era in nostro possesso ma dovevamo andarla a prendere nel piccolo ufficio che avevamo nel retro del negozio, il mio socio chiese un attimo di tempo che l'avrebbe andata a recuperare...

Rimanemmo nel negozio io e le due vigilesse, l'altra tranquilla, si guardava in giro senza uno scopo, attendeva semplicemente la documentazione, questa stronza non era a posto, si vedeva, era come un cane da caccia, stava cercando qualcosa, ma non capivo cosa...

A un certo punto andò a infilarsi in una piccola rastrelliera, dove c'erano dei ganci metallici che contenevano serie di prodotti identici, iniziò a passarli uno a uno, sistematicamente, ma aveva iniziato da altri due espositori, dove non aveva trovato soddisfazione, finché non si fermò, quasi come il cane da caccia, per riprendere l'esempio di poco fa, c'era un qualcosa che l'aveva attivata, che aveva destato il suo interesse, le passò un lampo negli occhi, vagamente nascosto da quei "culi di bottiglia" che portava come occhiali (erano letteralmente culi di bottiglia, lenti spesse e profonde)...

Continua...