C'era una volta Doom

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·@tosolini·
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C'era una volta Doom
Per chi ha qualche annetto ed era un ragazzo negli anni 90 non può non essere entrato in contatto con il videogioco [Doom](https://it.wikipedia.org/wiki/Doom). Nel 1993 la id Software rilascia questo videogioco che più di tutti ha cambiato il mondo videoludico. Già anni prima aveva pubblicato un titolo simile nella tecnologia, ma meno conosciuto rispetto al “fratello maggiore”, ovvero Wolfstein 3D, che come il nome preannuncia, era il primo gioco in 3D.

![Logo_doom.png](https://ipfs.busy.org/ipfs/QmXRsCmWXe2eTarEXmW3hLysnVPw8qPGMfRGATd798Tauc) 
[immagine cc0 creative commons](https://it.wikipedia.org/wiki/Doom#/media/File:Logo_doom.png)


Anche se poi non era proprio in 3D, ad ogni modo era il primo titolo in cui il giocatore vedeva lo schermo attraverso gli occhi del personaggio virtuale. Infatti si chiama FPS, ovvero first person shooter, o sparatutto in soggettiva. Nomignolo, quello dello sparatutto, derivato dalla controparte inglese, ovvero clicckaboom. Infatti Doom aveva la intrinseca particolarità di dover sparare a qualsiasi cosa si muovesse sullo schermo. Al tempo si usava solo la tastiera, ma il gioco era davvero immersivo. Le scene anguste, con l’illuminazione quasi claustrofobica e i nemici, dei demoni e pseudo-zombie pronti ad aggredirti da ogni anfratto succhiavano tutte le ore libere disponibili. Tutto ambientato (seppure nella grafica quadrettosa) su una delle due lune marziane, presso la base militare della UAC (Union Aerospace Corporation). Un misterioso incidente crea dei portali per cui vengono catapultati demoni e figure inquietanti, e l’unico umano rimasto a salvarsi la ghirba siamo noi.  Con [Doom 2](https://it.wikipedia.org/wiki/Doom_II:_Hell_on_Earth) la storia si sposterà a livello di ambientazione sulla terra.

![Legacy_Doom_Screenshot.jpg](https://ipfs.busy.org/ipfs/QmNxPkPTKZVzP5npX9dtP6YUSHJzXSk5tBjB3AM1Vz8QDD)
[immagine cc0 creative commons](https://it.wikipedia.org/wiki/Doom#/media/File:Legacy_Doom_Screenshot.jpg)

Doom fu anche la mia prima esperienza multiplayer. Un amico che studiava elettrotecnica costruì letteralmente un cavo parallelo incrociato, cioè una serie di contatti erano invertiti per permettere la comunicazione tra due computer attraverso la porta utilizzata dalle stampanti. Portò il suo computer a casa mia, li collegammo assieme e attraverso l’antidiluviano protocollo IPX fummo in grado di creare una partita multigiocatore a Doom. Allora fu una esperienza in grado di fondere il cervello, oggi sono cose date per scontato. Ricordo che le prime prove le facemmo intorno all’una di pomeriggio, poi dopo un tempo che a me parve poco meno di un ora, il mio amico fa “beh, forse è il caso di andare al pub per mangiare un panino”. Al pub?! ma se apre alle 9 di sera? guardo l’orologio ed erano le 2 del mattino.

Inutile dire che comprai i vari titoli che uscivano e nel tempo diventai un fan di John Carmack, colui che questi motori grafici li inventava, e John Romero che era il designer, tanto da apparire come boss finale in Doom 2.

Nel tempo la id software produsse un altro titolo chiamato Quake, ma questa è un altra storia. Doom con la seconda versione e una serie di titoli reboot si fermò nel 1995. Una pausa di quasi 10 anni fino al 2004, con l’uscita di [Doom 3](https://it.wikipedia.org/wiki/Doom_3). Qui la storia si sposta a livello di prequel, ovvero vengono mostrati gli avvenimenti che portano alla creazione dei portali. Chiaramente 10 anni dopo la tecnologia è totalmente diversa, come anche la disponibilità della potenza di calcolo miglia di volte superiore. Il gioco esprime chiaramente un dettaglio incredibile, in particolare la gestione delle luci e ombre che sono magistrali nel creare una atmosfera horror-style. Tuttavia non avrà lo stesso successo dei primi due titoli, ed anche io ero piuttosto scettico e critico. 

La cosa suonava come incredibile, una cosa del genere spostata indietro di 10 anni era letteralmente fantascienza, eppure era cambiato il livello di “fame” dei giocatori. Non bastava mettere dei bersagli nello schermo, si doveva per forza creare una immersione nel mondo virtuale. Doom 3 a dire il vero prova a perseguire quella strada, una trama complessa, i capitoli con una narrazione. Tuttavia al giocatore rimaneva una sensazione fredda, posticcia. Insomma non pigliava.

![Doom_3_Screenshot.jpg](https://ipfs.busy.org/ipfs/QmYGe7fZmacuZSNo19gVTzUTzjWPvQJKW7x3hT8EvQXvna)
[immagine cc0 creative commons](https://it.wikipedia.org/wiki/Doom_3#/media/File:Doom_3_Screenshot.jpg)

Nel mezzo in questi anni c’era stato Half Life, un titolo di un’altra software house, che aveva tenuto incollato milioni di persone con una trama e un pathos incredibile. Ecco Doom 3 falliva proprio li. Nel 2016, oltre 10 anni dopo esce Doom, che poi sarebbe Doom 4, una sorta di reboot del titolo originario, e in questi giorni, ecco il motivo del mio post odierno, [Doom eternal](https://www.youtube.com/watch?v=aZTN5oYRVhA), ovvero il reboot di Doom 2.

Ho comprato Doom(4) lo scorso inverno, con un anno di ritardo rispetto all’uscita, anche perché nel frattempo i videogiochi sono diventati una cosa rara per me. Eppure il gioco non sono riuscito a finirlo, troppo palloso. La grafica e i livelli, come le ambientazioni sono davvero stupefacenti. Oltretutto leggerissime, sia nel caricamento che in relazione ai modelli 3D proposti, con livelli di dettaglio incredibili. Insomma solo le mappe sono delle vere e proprie opere d’arte, neanche riesco ad immaginare il lavoro mostruoso che c’è stato dietro. Ma il titolo è palloso, troppo meccanico, per nulla coinvolgente. La trama è forzata e spesso posticcia, con elementi che non c’entrano un tubo. Ad esempio il gioco successivo che ho comprato, Dishonored 2, è proprio ciò che intendo, magari non ultradettagliato ma coinvolgente ed appagante. Una trama con tutti i dettagli a supporto della stessa, senza uscire con soluzioni posticce o scusanti per allungare il tempo di gioco.

Nel video di Doom eternal si dovrebbe rimanere basiti da quanto si vede, ma non lo comprerò, perché si intuisce che in fondo è uguale al titolo precedente, con qualche particolare diverso, ma poi in fondo la ciccia rimane quella. 

Eh una volta c’era Doom, sarò forse nostalgico, ma erano più belli i giochi squadrettati o forse ero io meno esigente.
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